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Queste sono le mie proposte di formazione per le imprese…
- CAMBIARE PARTECIPANDO
- MATURARE UNA VISIONE COOPERATIVA
- COLTIVARE LA NOSTRA CREATIVITÀ
CAMBIARE PARTECIPANDO
metodologie ludiche e strumenti partecipativi
Una formazione sulle metodologie partecipative, ludiche ed espressive che intende fornire strumenti concreti per mantenere sempre vivi l’interesse e l’attenzione dei dipendenti e promuoverne la partecipazione.
Esistono alcuni elementi comuni a qualunque forma di attività, contraddistinti da concetti-chiave quali: interdipendenza, cooperazione, responsabilità e fiducia reciproca…
Questi concetti-chiave non possono essere presentati efficacemente a parole, ma solo attraverso metodologie partecipative che permettano agli alunni di “vivere” in prima persona questi valori.
È necessario pertanto favorire la partecipazione dei dipendenti, in un contesto non giudicante, che consenta a ciascuno di esprimersi liberamente e di ascoltare l’opinione di tutti i colleghi.
Per fare questo è necessario impostare l’attività, secondo il tempo disponibile, in modo da mantenere sempre alta l’attenzione, attraverso una continua rotazione degli strumenti e dei linguaggi.
La formazione si svilupperà intorno alla conoscenza e alla sperimentazione concreta di alcune metodologie e strumenti incentrati sui seguenti temi:
– Giochi di conoscenza e di interdipendenza
– Giochi cooperativi
– Giochi di fiducia, per vincere le paure
– Giochi di logica per promuovere un pensiero creativo
– Esercizi di decentramento e destrutturazione
– Giochi di ruolo e altre metodologie partecipative
Partendo dalla considerazione -non scontata- che “sbagliando non si impara” proveremo inoltre a confrontarci sulle nostre personali esperienze di successi e a fare tesoro anche dei successi altrui, analizzando alcune interessanti esperienze italiane ed estere.
Aperto ad un massimo di 35 partecipanti.
Durata: da 3 a 8 ore
“Libertà è partecipazione!”
(Giorgio Gaber)
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DETTO IN MODO SEMPLICE: 1+1=3
riscoprire il valore della cooperazione e viverlo quotidianamente
Fin da bambini, attraverso i giochi della nostra infanzia abbiamo ricevuto messaggi che ci spingevano nella direzione della “competizione”, elogiata come un valore universale, al punto che nel corso degli anni abbiamo tutti finito per considerarla una cosa quasi “naturale”.
Al contrario il valore della “cooperazione” risulta spesso trascurato e relegato ad ambiti marginali delle nostre vite e società!
Eppure appare sempre più evidente -specialmente in una società globalizzata e interdipendente- che non sarà nella sola “competizione” che potremo costruire un domani migliore.
Occorrerà invece, sempre più, imparare a cooperare -possibilmente fin da giovani- per affrontare responsabilmente e in modo efficace i nostri problemi comuni.
Del resto non si tratta di qualcosa di nuovo: lo studio della storia ci può svelare come questo processo abbia origini antiche e sia davvero universale.
Anche l’etologia può offrirci un contributo prezioso su questa prospettiva, mostrandoci come in natura gli animali che hanno imparato a cooperare riescano a sopravvivere, mentre coloro che puntano sulla sola forza e competizione si estinguano.
Svilupperemo questa riflessione non soltanto attraverso parole, ma anche attraverso attività pratiche, giochi cooperativi e metodologie partecipative, perché solo vivendola –insieme- si può cogliere fino in fondo il valore straordinario della cooperazione, che può cambiare le nostre vite liberandoci dall’orrenda visione hobbesiana dell’Homo homini lupus e restituendoci il piacere autentico di relazioni umane ricche e profonde.
Aperto ad un massimo di 35 partecipanti.
Durata: da 3 a 8 ore
“Quando le formiche uniscono le loro bocche,
“possono trasportare un elefante!”
“(proverbio del Burkina Faso)
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CREATIVAMENTE
un laboratorio formativo per “liberare le farfalle”
Cos’è la Creatività?
Nel parlare comune, la creatività è spesso associata quasi esclusivamente al mondo dell’arte, all’interno del quale -come in un recinto- essa è indubbiamente considerata un valore da rispettare, ma al di fuori del quale non deve osare mettere piede.
Freud riteneva che la creatività fosse l’espressione di una frustrazione, che alcuni individui trovano il modo di sublimare attraverso l’arte o in altri modi socialmente accettabili. Dunque creatività come espressione di una patologia.
A partire da Winnicot si va diffondendo invece una visione assolutamente diversa, che vede nella creatività una espressione di salute ed equilibrio dell’individuo, il quale scopre la propria personalità interagendo creativamente col mondo e in tal modo percepisce di poter essere utile e trova il senso del proprio vivere sociale.
Qual è il ruolo della Creatività Sociale?
Allo stesso modo potremmo considerare la creatività anche per le società. Così come per l’individuo è condizione necessaria per un corretto ed equilibrato sviluppo pisco-fisico, allo stesso modo per una comunità sana la capacità di innovarsi, di cambiare adattandosi ai mutamenti della storia, di fare un “passo laterale” di fronte alle grandi sfide sociali, economiche, ambientali, è condizione essenziale per trasformare i propri problemi in risorse, le crisi in opportunità, per aprire ai nuovi orizzonti di un mondo diverso possibile.
Quale ruolo può giocare nell’impresa?
Per questo è fondamentale, a livello educativo, promuovere la creatività neiprocessi aziendali, consapevoli che essa non è un patrimonio innato esclusivo solo di alcuni, ma una potenzialità straordinaria che tutti possiedono e che possono sviluppare in un cammino educativo che sappia liberarla.
Ecco perché il Laboratorio formativo “CREATIVA-MENTE” si articola in un percorso attraverso giochi ed esercizi partecipativi, di gruppo e individuali, volti a favorire l’acquisizione di una più matura consapevolezza delle proprie possibilità creative e relazionali, con l’intento di sviluppare strumenti semplici e concreti, fruibili direttamente nel lavoro quotidiano.
Aperto ad un massimo di 35 partecipanti.
Durata: da 3 a 8 ore
“Quella che il bruco chiama fine del mondo,
“il resto del mondo chiama farfalla!”
“(Lao Tse)
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